Viaggio verso Roma

Alberi piatti, senza volume si stagliano come graffiti su una fascia luminosa argentata di mare . Il treno nel suo percorso lo costeggia.

Il buio della notte uniforma appiattendo il tutto, scivola sui binari bagnati di rugiada il treno silenzioso, falciando così le sagome piatte e uniformi delle ombre che incontra nel percorso. Tutto sembra fluorescente, il silenzio aleggia magico obbligando ad una riflessione sul senso dell’oblio, ogni cosa rientra in un ordine di equilibri, un senso di pace, un torpore mi coglie. L’alba è ancora nascosta nel buio della notte mentre il treno ora rumoroso rompe il silenzio. Il blu del cielo si evidenzia sempre di più, la luce notturna rivela forme piatte come graffiti dandone consistenza di volume, un nuovo giorno sta per nascere . Presenza e assenza mi trascinano in un'appagata felicità.

 

 

 

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